Il “caso” Giotto studiato dalla Fondazione per la Sussidiarietà

C’è anche la Cooperativa sociale Giotto tra i casi di studio affrontati nell’ultimo Rapporto “Sussidiarietà e… qualità nei servizi sociali” della Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con il Politecnico di Milano, presentato giovedì 13 marzo a Roma al Tempio di Adriano. Presenze di grande rilievo come di consueto alla presentazione. Dopo i saluti di Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, e del presidente della Camera di Commercio di Roma, Giancarlo Cremonesi, il rapporto è stato presentato dal presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini. Di seguito gli interventi di Giuliano Poletti. ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federica Chiavaroli, senatrice NCD e della collega Angelica Saggese del PD, oltre che da Luciano Lazzaroni della Fondazione Moscati e Lorenzo Chialastri della Caritas di Roma.

 

«Il rapporto», spiega Giorgio Vittadini «intende offrire uno strumento utile ai decisori e ai gestori delle organizzazioni che vogliano valutare e migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi. Per questo propone un’impostazione metodologica per la raccolta e l’analisi dei dati che può essere utilizzata per realizzare un benchmarking tra erogatori dei servizi (pubblici o privati che siano), utile strumento per migliorare il loro operato e avere maggiore trasparenza sui costi sostenuti e sui risultati ottenuti».

 

Il Rapporto consiste di due parti: la prima contiene un’analisi dei costi di produzione di alcuni servizi di welfare (housing universitario, asili nido, cura degli anziani, riabilitazione, housing sociale), con un confronto tra organizzazioni pubbliche e organizzazioni private non profit e un’analisi della soddisfazione degli utenti; la seconda parte presenta i risultati degli studi di caso su alcune realtà del privato sociale, tra i quali appunto anche la cooperativa Giotto, con l’obiettivo di approfondire caratteristiche e modi di intervento di questo tipo di realtà il cui ruolo è così rilevante nei settori esaminati.

 

«Il documento offre un contributo innovativo», conclude Vittadini, «per il metodo di raccolta e analisi dei dati di costo e di prestazione delle attività e di alcune dimensioni di efficacia (in particolare legate alla soddisfazione dell’utente), in modo che siano paragonabili per diverse organizzazioni, pubbliche o private». È importante ricordare a questo riguardo che, a differenza di quanto accade in altri settori di interesse pubblico, «per i servizi sociali oggi non esistono in Italia pratiche consolidate di rilevazione dei costi, di analisi di efficienza “micro” (ovvero a livello delle singole organizzazioni) e metodologie condivise per la loro valutazione».

 

 

 

Leggi l’intervento di Giorgio Vittadini su IlSussidiario.net

 

 

RASSEGNA STAMPA

 

Il Sole 24 ore, lunedì 10 marzo, p. 12, Servizi socialI: l’Abc sussidiario dell’efficienza (M. Biscella)


Avvenire, mercoledì 12 marzo, p. 1, Così il non profit può dare un futuro ai servizi sociali (G. Vittadini)


Corriere della Sera, mercoledì 12 marzo, p. 31, Il welfare del «non profit» in media costa il 23% in meno (S. Bocconi)


Libero, mercoledì 12 marzo, p. 24, Il welfare privato è più efficiente di quello pubblico
 

 

 

 

 

 

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