Anche Officina Giotto al Quirinale all’incontro tra Napolitano e papa Francesco

calendar Giovedì 1 Gennaio 1970

 

 

 

«Alle più significative rappresentanze dello Stato italiano, delle istituzioni e dei corpi dello Stato abbiamo voluto affiancare un gruppo di personalità rappresentative della società civile, del mondo della cultura, laica e cattolica, come del mondo della solidarietà verso i poveri, i sofferenti, gli “ultimi”, a Lei così cari. E abbiamo pensato a queste nuove presenze in occasione della Sua visita per raccogliere l'ispirazione che La muove, l’intento di non lasciar racchiuso il Suo impegno, lo stesso Suo discorso pastorale entro l’orizzonte di un rapporto tra istituzioni».

 

È stato chiarissimo, il presidente della Repubblica. Cultura dell’incontro, dialogo, lungimiranza, capacità di guardare al vero bene di tutti. Queste le parole risuonate in un incontro, quello tra il presidente Napolitano e papa Francesco avvenuto lo scorso 14 novembre al Quirinale, che sono la vera risposta al clima di conflitto, di rivendicazione ottusa dei propri privilegi, di corruzione diffusa.

 

Non a caso il Presidente, che ha preparato a lungo l’incontro con il Santo Padre, ha cercato, non solo per venire incontro al travolgente stile informale di Francesco, di spogliare l’occasione dagli orpelli e dai formalismi. Così si spiega, come scrive Roberto Fontolan su Tracce.it, «l’inedito invito ad una trentina di “nuove presenze”», come le ha chiamate il Presidente, «rappresentative della società civile, della cultura, della solidarietà»

 

Tra queste anche Officina Giotto, nella persona del presidente Nicola Boscoletto, in rappresentanza di tutto quel mondo operoso di cooperatori sociali che ogni giorno varcano le porte di 200 carceri italiane per portare lavoro, pur tra mille difficoltà. E poi tante altre “nuove presenze” tra le quali il Centro Astalli e Riccardo Muti, Sant’Egidio, Cl e l’Accademia di Santa Cecilia, il Meeting di Rimini e Giuseppe De Rita, i Focolari e l’ospedale Bambin Gesù.

 

«Una bella rappresentazione del nostro Paese», è il commento a caldo di Boscoletto, «Ho assistito con commozione all’incontro tra questi due grandi uomini, ai quali senza nessuna retorica tutti dobbiamo guardare se vogliamo uscire dall’inerzia e dalla crisi. Speriamo che anche la politica impari la lezione: ci sono tanti amici impegnati nella cosa pubblica che ce lo dimostrano ogni giorno con gratuità e passione. Il mondo del carcere ne avrebbe immediato giovamento. Ma non solo il carcere: è un esempio e una direzione da seguire per tutto il Paese».

 

 

 

RASSEGNA STAMPA

 

 

 

Tracce.it, venerdì 15 novembre, L’Italia che ricompone il cuore (R. Fontolan)

 

Il Mattino di Padova, venerdì 15 novembre, p. 25, Dal papa anche Zanonato, Cacciari e Boscoletto

 

 

ALCUNE IMMAGINI DELL'INCONTRO

 

 

 

 

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