Il ministro della Difesa Mario Mauro in visita al carcere di Padova
Sabato 19 Ottobre 2013
«Per me si tratta di un ritorno». Il ministro della Difesa Mario Mauro conosce bene la casa di reclusione di Padova. C’era già stato nel 2008, come vicepresidente del Parlamento Europeo. «Durante il mio impegno europeo il carcere è stato uno dei temi che ho seguito con maggiore continuità», racconta sabato 19 ottobre al direttore dell’istituto, Salvatore Pirruccio. Il ministro ha incontrato il direttore e gli agenti di polizia penitenziaria, alla presenza del prefetto Ennio Mario Sodano e poi ha visitato il polo universitario e alcune lavorazioni di Officina Giotto, soffermandosi soprattutto in pasticceria, dove ha assaggiato una fetta di pazientina, tipico dolce padovano.
«Mi è ben nota la situazione delle carceri italiane e i loro problemi, che non si riassumono nel solo sovraffollamento, ma richiedono soluzioni strutturali. La collaborazione con il ministero della Giustizia è continua e cordiale», ha dichiarato. «Stiamo valutando se alcune delle dismissioni che il Governo ha in atto, soprattutto caserme», ha proseguito, «possono essere indirizzate a strutture per l’esecuzione della pena per detenuti con bassa pericolosità sociale». A giudizio di Mauro poi l’esperienza lavorativa sviluppata nel carcere di Padova è fondamentale, «ci ricorda che il lavoro ai detenuti è strategico per il cambiamento della situazione nelle carceri».
Al termine della visita il presidente della cooperativa sociale Giotto Andrea Basso ha consegnato a Mario Mauro il testo di una proposta di emendamento integrativa della Legge Smuraglia sul lavoro in carcere.