Il ringraziamento di alcuni detenuti al nostro caro fra Enzo

 

IN RICORDO DI PADRE ENZO

Il ricordo è ancora vivo, è difficile da cancellare. Ho conosciuto Padre Enzo, qui in carcere, in varie occasioni.

E la sua gentilezza, la sua vicinanza a noi detenuti mi è rimasta impressa. Ricordo con amore la nostra confessione al matrimonio di Ugo, un nostro compagno detenuto.

Ma oltre la confessione mi è rimasto dentro la chiacchierata amichevole e le belle parole di conforto che mi ha riservato.

La sua improvvisa scomparsa mi ha ferito. Perdere persone che in qualche modo fanno parte della “nostra” vita è doloroso.

Sono vicino ai cari famigliari

Massimiliano

 

 

CARO PADRE ENZO,

questo tuo congedo improvviso ed inaspettato ha lasciato tutti noi nello sgomento per la perdita di un amico sempre attento alla condizione degli “ultimi” secondo gli insegnamenti di sant’Antonio.

Ora però siamo certi che ci stai osservando e seguendo come hai sempre fatto, essendo stata a te concessa la pace dei giusti.

Le ampie, profonde e proficue conoscenze coltivate con tutti gli operatori della società civile possano ora permettere che possa crescere rigogliosamente la consapevolezza della nostra misera condizione umana, ove l’esistenza incerta di ognuno di noi deve essere finalizzata al bene comune, al supporto reciproco, alla misericordia come dono Divino del quale ciascuno dovrebbe avere contezza.

Ora tu hai conosciuto la vera Libertà e la Verità, noi preghiamo per te consapevoli che tu sarai sempre con noi.

Non un addio ma un caro arrivederci, anzi… ciao Padre Enzo.

Marzio

 

PADRE ENZO

resterà sempre nei nostri ricordi, la sua immagine è viva in noi.

L’esempio di vita che ci ha dato resterà presente nel nostro cammino.

Mai scorderemo il suo sorriso.

Franco - Armand Davide

 

LETTERA DA UN CARCERATO

Memoria di fratello padre Enzo Pojana.

Noi che ti abbiamo conosciuto sei stato sempre un padre vero e affettuoso, rimarrai sempre nel mio cuore per tutto quello hai dato a noi poveri e carcerati.

Preghiamo sempre per te e tu prega per noi carcerati che ti vogliamo bene.

Sono certo che tu da oggi sei in casa con nostro Padre.

Con affetto.

Bledar Giovanni

 

CARO FRA ENZO,

non è facile trovare le parole per esprimere il dolore quando viene a mancare una persona cara.

Una persona che ha dimostrato sempre una grande considerazione per persone che, come noi, vengono spesso dimenticate.

A nome di tutti i detenuti della coop Giotto, un commosso saluto ad una grande persona.

Mauro

 

AL NOSTRO CARISSIMO PADRE ENZO POIANA

Il tuo sorriso resterà sempre nel mio cuore, averti conosciuto per me è stato un onore.

Sono sicuro che sari sereno a casa del nostro Padre.

Ti raccomando dammi un abbraccio a mia figlia Francesca.

Un abbraccio alla tua famiglia.

Le mie condoglianze.

Biagio

 

Vorrei esprimere un grandissimo dispiacere per la perdita di padre Poiana, rettore della Basilica di Padova.

Un uomo che ha dedicato tutta la Sua Vita al servizio del Signore ma soprattutto ai più bisognosi di questa terra.

Accoglieva tutti con grande AMORE mostrando con orgoglio le spoglie di un Santo speciale.

Abbiamo avuto il grande piacere di incontrarlo perfino in carcere, cosa che, inutile dirlo, ha reso tutti noi Cristiani di tutte le FEDI  (Cattolici-Evangelici-Musulmani) contentissimi.

Sono convinto che il Signore lo abbraccerà con grande Amore nel momento del Suo ritorno.

Riposa in pace Caro Padre Enzo.

Ti dedico con tutto il CUORE Salmo 23, 1:6.

Roberto

 

CARO PADRE ENZO,

a nome di tutti coloro che al carcere Due Palazzi hanno avuto la fortuna e l’onore di conoscerti e abbracciarti, queste righe per testimoniarti tutto l’affetto e l’amore che ci hai profuso e che noi ti restituiamo con immenso orgoglio. Ci hai trasmesso valori e sentimenti che noi abbiamo raccolto con assoluta devozione.

La tua prematura scomparsa ci lascia un vuoto che difficilmente verrà colmato nell’immediato.

Caro fra Enzo, oltre che padre spirituale tu per noi rappresentavi l’amico che dalla Basilica ci portavi periodicamente il tuo conforto, avevi sempre una parola per ciascuno di noi, i tuoi occhi e il tuo sorriso non spegnevano mai le nostre speranze, piuttosto le alimentavi in prospettiva di un futuro sicuramente più proficuo e sereno.

Nella tristezza per la tua morte, accetta la gioia dei nostri cuori, per il dono di averti conosciuto, che ti accompagneranno nel posto che più ti compete, ovvero il Paradiso.

Il nostro cuore vuole ringraziare anche tutti i tuoi collaboratori presenti in carcere per aver contribuito al percorso di avvicinamento spirituale di persone in disagio sociale all’interno ed all’esterno del carcere Due Palazzi.

Concludiamo dicendoti: “FRA ENZO TI VOGLIAMO BENE E ASPETTIAMO IL TUO SUCCESSORE”.

Gianni e Michele

 

CARO FRA ENZO,

ho avuto la fortuna di incontrarti tante volte e in molte di queste di scambiare alcune parole.

Sebbene eri una figura grandiosa in molte istituzioni oltre a quella religiosa, con noi ti sei abbassato.

A noi del carcere Due Palazzi di Padova più di una volta ci hai fatto visita e ci hai confortato, ci hai dato la forza di andare avanti con il tuo Perdono…

Per me eri come il Papa Francesco di Padova, avevi un cuore grande e umile con i bisognosi.

Non te ne sei andato perché sarai sempre una figura al mio fianco.

Rino

 

NON HO PAROLE

Martedì ero in permesso ed è venuto a trovarmi Nicola che mi ha comunicato che Fra Enzo era venuto a mancare. Sono rimasto molto male e anche mia moglie.

Abbiamo avuto modo di incontrarlo varie volte, in particolare in occasione del nostro matrimonio in carcere ho avuto modo di parlarci e di capire che era una persona speciale, sensibile alle problematiche come le mie. Sicuramente rimarrà nel mio cuore  in quello di tutta la mia famiglia, perché persone così non si possono dimenticare.

Ti vogliamo bene Fra Enzo e sono sicuro che anche da lassù veglierai sempre su di noi.

Ugo e Famiglia

 

SALMO 23:4

Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.

A te padre Poiana

A te cha hai lasciato il desiderio in tutti noi di conoscerti prima ma ora tocca a me scriverti questi umili pensieri a nome e per conto di tutti noi ) poiché sei stato il promotore di un impegno costante per il giubileo della misericordia a Padova, in sintonia con papa Francesco e con quanto predicava s. Antonio.

Era mio e nostro desiderio poterti conoscere prima per poter cogliere un briciolo del tuo accogliente e sereno sorriso. A te queste nostre parole, a te che hai saputo sposare fede e pragmatismo, a te che sei stato toccato da un tragico destino, non tanto tragico se pensiamo che il tuo cuore generoso si è fermato proprio sulle spiagge del tuo amato Friuli.

Tutti ricordiamo la tua straordinaria umanità, in particolare nei confronti della gente semplice, umile e povera, gli emarginati e anche i detenuti.

Sono tantissime le persone che in questi anni di rettorato hanno condiviso con te amicizia, solidarietà, preghiera e iniziative in favore dei poveri e con gli stessi che ora, increduli, piangono per la tua scomparsa.

La tua fede profondissima unita alla una grinta straordinaria colpiva anche chi, come me, non ti

conosceva.

Eri una guida sicura e decisa, un punto di riferimento per la tutela dei valori della società e della collettività cristiana, e non e solo cristiana, e ora arrivano parole di rimpianto da parte di chi non ha potuto essere guidato dal faro della tua fede. Quel faro di fede che porta le navi al sicuro nel porto. Incarnavi la fiducia e la serenità dell’uomo religioso, l’acutezza dell’uomo di cultura e anche in un luogo sacro e prestigioso, simbolo della cristianità, sapevi parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà e sapevi passeggiare con i re senza perdere la tua umiltà. Interlocutore capace di coniugare la fede delle persone semplici con un grande e profuso senso di spiritualità elevata.

Mediatore perfetto tra le estremità, tra le diversità e le differenze. Testimone concreto e convincente e interprete del messaggio cristiano e francescano proprio come di un buon friulano.

Salmi 116:15 È preziosa agli occhi del SIGNORE la morte dei suoi fedeli

Domenico

 

GRAZIE PADRE ENZO

 

Caro Padre Enzo,

ci siamo conosciuti nel 2008, in occasione di quello splendido regalo che fu l’ostensione del Santo all’interno della Casa di Reclusione di Padova. Noi non potevamo uscire, e tu hai avuto nei confronti di noi detenuti questa attenzione: “portare” il Santo in tutto il carcere, davanti ad ogni cella di ogni reparto.

Ricordo che tutti i miei compagni, a qualsiasi etnia e religione loro appartenessero, rimasero molto colpiti.

La Santa Messa che voi frati celebraste in carcere nel 2010, in occasione della Tredicina di S. Antonio, mi colpì in modo molto profondo. Forse quella circostanza così particolare, forse la presenza di una dozzina di Frati, forse il percorso che avevo fatto e che stavo facendo con i miei amici della Giotto... o forse per tutte queste circostanze messe assieme, insomma quella mattina in modo tanto misterioso avvertii forte il desiderio di confessarmi, dopo almeno una decina di anni che non lo facevo più.

Nella mia mente avevo “litigato” con Cristo, e lo avevo tradito. Tante preghiere ed implorazioni di aiuto e Lui mi aveva fatto condannare comunque all’ergastolo... Così non mi confessai più per lungo tempo.

Quella mattina decisi invece di ri-mettere tutti i miei peccati nelle mani del Signore. Anche i peccati che mi avevano portato in carcere con una condanna all’ergastolo, che avevo sempre respinto fuori ma anche dentro di me.

Fu LIBERATORIO. Per la mia coscienza a e ancor di più per la mia anima.

Quella Santa Messa fu un interminabile pianto a dirotto. “Ma perché non riesco a smettere?”, mi chiedevo? Non smettevo più di piangere perché avevo finalmente fatto PACE con Cristo, e quindi anche con me.

Finalmente mi sentivo abbracciato e perdonato.

Grazie Padre Enzo.

Grazie Padre Enzo per la misericordia che ogni volta che ci siamo incontrati (e le occasioni sono state tante in carcere e anche fuori) non ci hai fatto mancare.

Grazie Padre Enzo per non averci mai fatto mancare le tue parole di speranza, i gesti, gli abbracci, i sorrisi, l’invito ad una FEDE sempre viva.

Sentiremo la tua mancanza, ma ora che sei tra le braccia del Padre potrai vegliare su di noi come e più di prima.

Marino

 

A PADRE ENZO

 

Nel sapere della sua morte, ho ricordato chi fosse partendo dalla mia prima confessione: lo stupore dei suoi occhi, l’emozione nel vedere che non sveniva, il suo sorriso ogni volta che veniva trovarci, ogni volta che sedeva a tavola con noi.. ricordare una persona che non c’è più dalla sua bellezza… che dono… È proprio vero , se vivi con verità quel che ti è donato, riesci a tenere le persone vive.

Lei ci ha lasciato una grande eredità: tenerla in vita per sempre, anche per chi non l’ha conosciuta

Guido

 

CARI FRATI DI SANT'ANTONIO,

ho appreso attraverso gli organi di stampa la triste notizia della perdita di Padre Enzo, è stato sconvolgente in quanto lo consideravo come un padre grande e buono e il dolore che mi ha provocato mi ha veramente ferito il cuore. Non riesco ancora a capacitarmi che il nostro Signore lo abbia chiamato in così poco tempo, ma credo anche che se lo ha chiamato al suo fianco un motivo ci deve essere e per quanto mi riguarda credo di avere un’altra persona che mi protegge da lì su.

Confido in voi che possiate dire una preghiera da parte mia in quanto anch’io pregherò per Padre Enzo e sono certo che la sua anima sia affidata alla Vergine Maria.

Vi abbraccio

Zhang Agostino

 

IL VIDEO DELL'OSTENSIONE DEL 2010: IL MONDO DEL CARCERE IN BASILICA DEL SANTO

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